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JUAN PITINARI: "CON I DRAGONS SARA' UNA SFIDA DI GRANDE IMPETO E PASSIONE"

27/10/2022

Parma, 27 ottobre 2022 – Cinque presenze in questo avvio di stagione per Juan Pitinari che, dopo essere sceso in campo al Lanfranchi contro l’Edinburgh Rugby, guarda alla trasferta di sabato 29 ottobre, quando le Zebre voleranno a Newport per il 7° turno del BKT United Rugby Championship in casa dei Dragons.

Sarà l’ultima gara del torneo primo della pausa di novembre per far posto ai test match delle Autumn Nations Series, con l’Italia in campo contro Samoa, Australia e Sudafrica.

Si tratterà del 18° incontro con la formazione gallese, sconfitta in sette occasioni, l’ultima delle quali lo scorso aprile a Parma. La partita prenderà avvio alle ore 18:15 italiane al Rodney Parade e sarà trasmessa in diretta streaming sul sito di Discovery+ e su Eurosport Player con telecronaca di Antonio Raimondi e commento tecnico di Vittorio Munari. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale del match sull’account Twitter delle Zebre con l’hashtag #DRAvZEB.

In vista della sfida, coach Roselli dovrà fare a meno del pilone destro Ion Neculai, del tallonatore Luca Bigi, dei seconda linea David Sisi e Gabriele Venditti, del terza linea Luca Andreani, del n° 10 Nicolò Teneggi, del centro Enrico Lucchin e dell’ala Pierre Bruno convocati al raduno Azzurro di Verona.

I Dragons scontano di contro l’assenza del pilone sinistro Rhodri Jones, del tallonatore Bradley Roberts, dei seconda linea Ben Carter e Will Rowlands e dell’ala Rio Dyer, chiamati dal ct Wayne Pivac in vista delle sfide di novembre del Galles contro All Blacks, Argentina, Georgia e Australia.

Il pilone italo-argentino è intervenuto in settimana ai microfoni del sito web del club, parlando del suo percorso nel rugby internazionale e presentando la gara contro la squadra allenata dal nuovo head coach Dai Flanagan.

Guarda la video-intervista esclusiva a Juan Pitinari, pilone delle Zebre Parma

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Per te Juan un consistente inizio di stagione con cinque presenze nelle prime sei giornate del torneo. A livello personale, come valuti questo nuovo esordio nel rugby internazionale dello United Rugby Championship?
“Mi sento molto bene, sia in campo che fuori. Poter giocare queste partite consecutivamente mi dà la confidenza di poter far meglio ad ogni sfida”.
Sei entrato in rosa lo scorso marzo in occasione della trasferta in Sudafrica e da allora sei sceso in campo in 9 partite con le Zebre. Quanto il tuo arrivo sul finire della passata stagione ha poi facilitato il tuo inserimento al club e nei meccanismi di gioco della squadra?
“Ha fatto molto, anche perché ho avuto l’opportunità di conoscere tanti ragazzi e praticamente tutto lo staff. E’ stato utile inserirmi in anticipo nel sistema di gioco. Non ho potuto giocare tanto, ma ne ho approfittato per diventare un giocatore migliore”.
In quali aspetti pensi di essere cresciuto e migliorato in questi ultimi sette mesi di lavoro?
“Credo nel placcaggio e nelle cariche, essendo il livello del contatto molto diverso, ma penso soprattutto nella comprensione del gioco”.
Che tipo di giocatore sei? Qual è la tua etica del lavoro?
“Rimango coi piedi per terra: non penso di essere il più forte al mondo. La mia etica lavorare sempre e comunque più degli altri e su me stesso in particolare. Se l’anno scorso facevo ‘cinque’, quest’anno devo fare ‘sei’”.
Partita importante quella di sabato a Newport. Come si è aperta la settimana di allenamenti e su cosa state lavorando in vista della gara con i Dragons?
“Ci siamo ritrovati questa settimana senza i nazionali, quindi sabato vedremo in campo alcuni ragazzi che non hanno avuto la possibilità di giocare nelle prime partita ma che si sono comunque inseriti in squadra. Siamo molto confidenti che questi giocatori daranno il miglior rendimento possibile”.
Zebre e Dragons saranno prive dei propri nazionali. Che partita ti aspetti?
“Sarà una partita molto intensa: scenderanno in campo tanti giocatori dell’una e dell’altra squadra che avranno voglia di dimostrare il loro valore e di ripagare la fiducia dei rispettivi staff tecnici”.
Dragons battuti a Parma lo scorso aprile e reduci dalla vittoria casalinga con Ospreys di domenica scorsa. Che avversario sono e quali sono i loro punti di forza?
“Come tutte le squadre gallesi, amano molto il contatto, per cui ci sfideranno su quell’aspetto. Giocano con molta passione di fronte al proprio pubblico; troveremo una squadra molto competitiva e molto fisica, ma non ci tireremo affatto indietro”.
Sei cresciuto come terza linea al club del Logaritmo di Rosario. Che esperienza è stata e che ricordi hai di quegli anni in Argentina?
"Sono entrato al club su consiglio del mio migliore amico. Ho avuto una bellissima esperienza che mi ha permesso di conoscere il rugby e i suoi valori. Da allora mi sono innamorato di questo mondo e di questo sport”.
All’età di 21 anni ti sei spostato nel tuo attuale ruolo di pilone. Com’è stato l’adattamento in prima linea e cosa ti ha aiutato a trovare la giusta confidenza?
“Penso che il ruolo di pilone sia il mio più congeniale. Per fortuna ho trovato una splendida accoglienza all’Old Resians Club dove ho potuto giocare in prima linea. Quella prima stagione, grazie a Michele Alonso che è stato mio allenatore della mischia, sono migliorato e cresciuto molto”.
Come interpreti il tuo ruolo di pilone? Pensi che il tuo passato di terza linea ti abbia facilitato in alcuni aspetti del gioco?
“Sì, credo che in fondo la maggior parte dei giocatori di prima linea di livello internazionale abbiano avuto qualche esperienza passata da terza linea. Aiuta molto a leggere meglio la situazione, ad essere un po' più mobili e abili con le mani”.
Hai delle chiare origini italiane, come si evince dal tuo cognome. L’Azzurro è un tuo obiettivo?
“Sono qui alle Zebre, una franchigia federale che ha lo scopo di competere e di formare i giocatori per la nazionale italiana. Chiaramente, il mio obiettivo è lo stesso, crescere e diventare un Azzurro”.